domenica 12 marzo 2017

La banca italiana più pericolosa: Mps o Intesa-Sanpaolo?

Fonte: Il Fatto Quotidiano 22/12/2016
Attualmente nell’occhio del ciclone c’è il Monte dei Paschi di Siena (Mps) e poi le due famigerate banche venete. Ma non c’è solo il bail-in, cui pensare. Nell’ottica dei risparmiatori, la banca più pericolosa è semmai Banca Intesa. I tiri mancini del Mps risalgono al passato e indubbiamente l’elenco completo sarebbe lungo: le obbligazioni subordinate rifilate per scalare la Banca Antonveneta, prodotti finanziari tossici quali ‘For You’ o ‘My Way’, un fondo comune come ‘Spazio euro nuovi mercati’ che accumulò perdite per il 104,3% del patrimonio, ecc.


Ma ora come ora Mps non si distingue dalle altre banche italiane nell’escogitare nuove trappole per mettere la mani sui risparmi dei propri clienti. Inoltre essi stanno sul chi vive e per giunta la banca non gode di buona stampa.


Tutti regolarmente elogiativi e spesso entusiastici sono invece gli articoli su Intesa-Sanpaolo, non fosse altro per la generale propensione dei giornalisti italiani ad adulare i potenti in ogni campo. Invece sulla prima banca italiana ci sarebbe ben altro da dire.
Mi limiterò agli ultimi tre casi segnalati su Il Fatto Quotidiano, che sono però la punta dell’iceberg.


1. Intesa-Sanpaolo spinge una povera 92-enne malata di Alzheimer a vendere tranquilli e sicuri Btp Italia. Ma perché? Per rifilarle un suo fondo comune e raschiarle così l’8% dei suoi risparmi. Per conoscere meglio la storia si veda l’articolo “Come ingannare il risparmiatore in sei modi diversi con un’unica mail” sul Fatto Quotidiano del 12-12-2016.


2. Intesa-Sanpaolo ha escogitato uno sconcertane “servizio di consulenza” con cui porta via il 3,9% a un povero ingenuo che sciaguratamente aderisce con 100 mila euro. Si veda “Sei, la consulenza ‘evoluta’: risultati incerti ma con maxi-commissioni” del 31-10-2016.


3. Intesa-Sanpaolo si è addirittura inventata un finto museo. Il sedicente Museo del Risparmio dove, come il pifferaio magico di Hamelin, adesca gli studenti delle medie superiori per raccontargli che i genitori devono sottoscrivergli un fondo pensione. Si veda “Intesa Sanpaolo, l’educazione al risparmio diventa uno spot” del 9-11-2016.

In realtà sono così tante le segnalazioni sulla banca che ricevo dai miei lettori che, per riferire su tutte, non riuscirei a scrivere nient’altro. Diuturno appare infatti l’impegno di Banca Intesa per rifilare ai clienti, in essere e potenziali, fondi, gestioni, polizze ecc. Insomma tutti i prodotti dannosi del risparmio gestito e della previdenza integrativa, costruiti al solo fine di portare via soldi ai risparmiatori, purtroppo legalmente, per poter elargire fior di milioni ai propri dirigenti.

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